Gennaio è il mese più lungo. Probabilmente è solo una percezione, ma la suggestione è talmente collettiva da sembrare quasi un’allucinazione. Il freddo stavolta ci ha colto alla sprovvista e la sensazione di smarrimento ha preso il sopravvento su tutto il resto.
Per chiudere in bellezza il mese più faticoso e doloroso dell’anno (sicuramente di quest’anno), abbiamo selezionato tre fotografi da tenere d’occhio, con tre progetti dedicati al freddo, alla notte e alla desolazione, in senso letterale ma in fondo anche metaforico: i fotografi americani Dave Jordano e Brendon Burton e il fotografo finlandese Mikko Lagerstedt.
Le notti americane di Dave Jordano
Dave Jordano è un fotografo di Chicago che scatta professionalmente dal 1977. La sua serie di fotografie notturne racconta perfettamente le sfide da superare quando si illumina un oggetto immerso nel buio e avvolto dalla nebbia.
I paesaggi rurali di Brendon Burton
Brendon Burton è un giovanissimo fotografo di Portland, in Oregon. In questa selezione fotografica, Burton prova a raccontare la desolazione dei paesaggi rurali dell’entroterra americano, laggiù nel profondo west, a cavallo tra Idaho, Montana e North Dakota.
Il gelido inverno di Mikko Lagerstedt
Immaginate l’inverno in Finlandia, a cosa pensate? Distese innevate, aurore boreali, cieli stellati e infiniti. Con queste premesse, un reportage fotografico non può che rivelarsi epocale. Eppure Mikko Lagerstedt riesce a dare vita a qualcosa di unico, seppur nella quotidianità (la sua).
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