Luna SaracinoLady Bird: la recensione del film che ha fatto innamorare internet
C’è un innegabile pregio in questa opera prima di Greta Gerwig chiamata Lady Bird: la delicatezza con cui racconta e descrive l’importanza di essere e rimanere diversi e speciali in una società che, invece, ti impone standard rigidi, severi e che tendono alla più spietata omologazione.
Lady Bird è un film acerbo, per certi versi, inclusa l’estrema semplicità con cui a volte si raccontano le vicende narrate nel film, ma è pur sempre di un’opera prima che si parla – dunque ogni errore o ingenuità, in questi casi, non è solo accettata, ma anche ben accolta. E poi diciamocelo: è un vero traguardo che un film “piccolo” come questo arrivi agli Oscar e si piazzi lì in alto, nelle candidature più ambite.
Prodotto e distribuito da A24 (sempre lei, ancora una volta, non avevamo dubbi), il film di Greta Gerwig è uno spaccato puro e semplice di vita quotidiana in cui è davvero molto facile immedesimarsi: siamo stati tutti Lady Bird, durante la nostra vita, derisi e isolati perché diversi, in eterno conflitto con le nostre figure genitoriali di riferimento perché troppo distanti da noi e quindi incapaci – a nostro ingenuo dire – di comprendere i nostri tormenti. E avremmo tutti voluto essere Lady Bird, in un certo senso, per mantenere quella purezza interiore e preservarla gelosamente, così da portarla con noi anche “da grandi”, quando giunge il momento di pensare ad assumersi le proprie responsabilità.
Lady Bird è un film onesto, sincero, che ti lascia il sorriso sulle labbra anche quando decidi di parlare di lui: in mezzo a questo piccolo gioiellino di Greta Gerwig si muovono disperate e vitali le due protagoniste femminili, interpretate da Saorsie Ronan e Laurie Metcalf, uno splendido duo madre/figlia che racconta con incredibile naturalezza e semplicità quanto sia difficile crescere un adolescente – e quanto sia difficile crescere DA adolescenti.
Non è un film perfetto, Lady Bird, forse è perfino esagerata l’attenzione mediatica che sta ricevendo (ha ottenuto da poco il record di recensioni positive su Rotten Tomatoes – il che è davvero un evento da segnare sul calendario), ma a ben pensarci no, sapete? Perché un film come questo, con tutte le sue ingenuità e imperfezioni, è esattamente la boccata d’aria fresca di cui avevamo bisogno, l’approccio più giusto – forse – a una storia così semplice e così familiare come questa (familiare in qualunque senso possibile). E poco importa se a corredare questa storia non c’è una colonna sonora straziante, o una fotografia maestosa, o una regia imponente: la forza di Lady Bird sta nella sua semplicità e nel desiderio di raccontare una storia generazionale nel modo più semplice e divertente possibile.
Divertente fino al finale, ovviamente, che non mancherà di farvi piangere tutti disperatamente e di farvi pensare al vostro passato, alla vostra disastrata adolescenza e a tutte volte in cui siete stati testardi e cocciuti, come Lady Bird.
