Romacinemafest 2017: la recensione di My Friend Dahmer

Gli anni del liceo li ricordiamo tutti, chi con piacere e spensieratezza, chi con astio. Vivido (o livido) è ancora il ricordo della moltitudine di persone che si incontrano forzatamente in quegli anni di convivenza forzata con persone completamente diverse l’una dall’altra, ognuna con il suo carattere: il bullo, il solitario, ma soprattutto lo strambo della scuola. Ecco, a volte la storia non è così semplice. Non è semplice perché, John “Derf” Backderf, autore della graphic novel che ha ispirato questo film, non è solo una voce narrante di questa storia, ma ne è stata parte integrante, vivendo sulla sua pelle gli eventi raccontati dal film, aggiungendo così un’incredibile veridicità storica a quello che viene mostrato allo spettatore.

Ma facciamo un passo indietro, di cosa parla il film My Friend Dahmer?
my friend dahmer russ lynch

Ovviamente conosciamo tutti l’operato omicida di uno dei più famosi ed efferati serial killer americani Jeffrey Dahmer, conosciuto come Il cannibale di Milwaukee, il quale si è macchiato di 17 omicidi  brutali effettuati tra il 1978 e il 1991. Probabilmente ne sarete a conoscenza perché forse avete visto film come Dahmer – Il cannibale di Milwaukee, (2002, di David Jacobson con un giovane e ispirato Jeremy Renner), il documentario The Jeffrey Dahmer Files (2012, di Chris James Thompson), oppure semplicemente avete seguito la sua incredibile vicenda giudiziaria, la sua vita penitenziaria, fino alla morte in carcere due anni dopo per mano di un detenuto schizofrenico. Probabilmente. 

Ma come dicevamo, la storia di questo film non è così semplice, non fa parte dell’immaginario comune che tutti abbiamo del serial killer efferato. My Friend Dahmer, si incentra completamente negli anni liceali del Dahmer ragazzo, non ancora uomo, non ancora formato. Ed è qui che John “Derf” Backderf, autore dell’omonima graphic novel, conosce Jeff Dahmer (importante la scelta personale di non chiamarsi ancora Jefferey, come se fosse una crisalide di farfalla pronto a sbocciare). Attratti a vicenda dall’essere freaks della non-così-perfetta società americana del 1978, i due coltivano un amicizia particolare, basata praticamente sugli scherzi che il quartetto realizzava all’interno della scuola, a scapito del malcapitato Jeff, che spinto dalla sua impopolarità realizzava per compiacere il gruppo. Nel frattempo veniamo a conoscenza del mondo di Jeff, della sua disastrata famiglia capitanata da una madre malata di mente ed un padre senza spina dorsale, della sua prematura passione per gli animali morti e la disperata ricerca di conoscenza su come siamo fatti dentro. L’amicizia però tra Derf e Jeff, inevitabilmente comincerà ad incrinarsi, rilasciando allo spettatore alcuni piccolissimi tratti del Jeffrey Dahmer che siamo abituati a conoscere.
my friend dahmer
Il film,  scritto e diretto dal regista Marc Meyers ha il pregio di avere un’incredibile delicatezza nel raccontare una storia così difficile. My Friend Dahmer racconta di un ragazzo normale, delle difficoltà di socializzare con il mondo esterno. Una storia comune forse a tutti noi, talmente comune che per quasi tutta la durata del film ci si scorda completamente che stiamo parlando di uno dei più famosi serial killer americani. Ci si scorda completamente delle 17 vittime di necrofilia e cannibalismo. Si scorda a tal punto che, in una scena chiave del film in cui si vede una possibile violenza diretta su un animale, il pubblico ha rilasciato grezzamente un coro di “nooo”, dimostrando di non essere ancora pronto per vedere Jeff trasformarsi in Jeffrey. Dimostrando che quello che voleva vedere era semplicemente un ragazzo che poteva essere ancora salvato, che poteva, grazie all’amicizia, alla quasi normalità della vita che poteva essere, un ragazzo normale, per poi ricordargli, impietosamente (e posso assicurare che fa male a vedersi) che quella persona è sempre stata la stessa che avrebbe compiuto anni dopo 17 brutali omicidi. Senza speranza alcuna.
Ross Lynch as Jeffrey Dahmer My Friend Dahmer
Risulta quasi incredibile credere alla storia John “Derf” Backderf e alla sua reale e strettissima amicizia con Dahmer, e preparandosi alla visione del film, conoscendo il background, il film prende una chiave surreale. Siamo di fronte ad un prodotto che richiama fortemente altre produzioni per teenagers impegnate socialmente come 13 Reasons Why, prodotto da Netflix, ma ne destruttura il genere, lo prende in giro e gioca su quella falsa leggerezza che nasconde un orrore dietro insospettabile. La sensazione è arricchita dall’incredibile performance attoriale di Ross Lynch che qui interpreta Jeff Dahmer, nato come stella del Disney Club e di Alex Wolff nel ruolo di Derf. L’autore della graphic novel, lo stesso John Backderf si disse estasiato dalla scelta del casting di Ross Lynch perché rendeva il personaggio sgradevole perché così familiare. Ed è esattamente lo scopo del film.
My Friend Dahmer
7Overall Score
Regia6
Sceneggiatura7
Fotografia6
Colonna Sonora6
Recitazione8
Reader Rating 1 Vote
7.0