Romacinemafest 2017: il recap del 31 ottobre

Romacinemafest 2017: il recap del 31 ottobre

Mini guida ai film da non perdere di questa 12ª edizione della Festa del Cinema di Roma

The Only Living Boy in New York (2017, di M. Webb)

Dal regista di 500 giorni insieme e Gifted – Il dono del talento, arriva The Only Living Boy in New York. In questo film con Kate Beckinsale e Jeff Bridges seguiamo da vicino la vita del giovane Thomas Webb, che dopo la laurea si mette alla ricerca di un lavoro all’altezza delle sue aspettative. Durante questa ricerca, Thomas scopre che suo padre ha una relazione con una donna bellissima e molto più giovane di lui: intenzionato a interrompere al più presto questa farsa, Thomas stringerà con lei un legame più intenso del previsto, dando vita a una serie di situazioni fuori controllo.

Valley of Shadows (2017, di J. M. Gulbrandsen)

Arriva direttamente dalla Scandinavia una favola gotica a metà tra teen movie e teen horror: Valley of Shadows racconta con incredibile maestria – merito anche dei colori naturali di una terra così fredda come la Scandinavia – la storia di un bambino alla scoperta di un intero gregge di pecore misteriosamente squartato vivo, non è ben chiaro se da altri animali o da persone. Un film intenso e delicato che ricorda da vicino tutte le immense produzioni provenienti dal cinema dell’estremo e gelido Nord Europa.

 

The Hungry (2017, di Bornila Chatterjee)

Immaginate il Titus Andronicus, la sua tragedia, i suoi protagonisti. Fatto? Perfetto, adesso immergetevi in un’atmosfera completamente indiana, fatta di suoni, luci, odori e colori precisi, decisi, particolari. E’ il cuore pulsante di The Hungry, versione indiana dell’immensa tragedia storica di William Shakespeare. 

Nel film della giovane e talentuosa Bornila Chatterjee, Tulsi Jushi è una vedova che sta per risposarsi e che cerca di vendicarsi – il giorno del suo matrimonio – della morte del suo primo figlio, brutalmente ucciso.

Incontri ravvicinati – Chuck Palahniuk

Portavoce di una letteratura americana moderna, cruda e non convenzionale Chuck Palahniuk è arrivato al grande pubblico grazia alla trasposizione cinematografica di uno dei suoi libri più belli, Fight Club (anche se, vi dirò, a me il film tratto da Soffocare non è dispiaciuto per niente). Questa sera, alle 17:30, lo scrittore di Portland arriverà a Roma per un incontro col pubblico dal titolo American Gothic, una scusa (e quale momento migliore se non la sera di Halloween) per raccontare ai fan i film dell’orrore che hanno segnato la sua vita.