She Dies Tomorrow (2020)

I am going to die tomorrow.

Immaginate di morire domani. Oggi vi svegliate e in testa avete un solo pensiero: domani morirete, ne siete sicuri. Ne siete sicuri e lo dite in giro e la gente mica ci crede che morirete domani. Eppure voi ne siete sicuri. Sicuri da impazzire.

E se davvero doveste morire domani? Che fareste? Come reagireste? C’è qualcosa che vorreste fare prima? Con chi vorreste trascorrere le vostre ultime ore?

She Dies Tomorrow è il nuovo film di Amy Seimetz, la protagonista di Upstream Color (2013). Amy lo ha girato come fosse una specie di manifesto dell’ansia e della paranoia del contagio. Lo ha girato nella sua vera casa, poi c’è stato il lockdown e in quella casa ci è dovuta rimanere per mesi. E mesi. E mesi. Il film, in verità, ha molto poco a che spartire con il Coronavirus, ma è impossibile non fare un parallelismo. Su un piano più alto, però, la paura della morte appartiene a ogni essere umano, così come l’oggettiva impossibilità di venire a patti con un’esistenza finita, limitata, a tempo.

Amy soffre di ansia e di attacchi di panico. E scrivere e dirigere She Dies Tomorrow è forse un modo per raccontarlo e raccontarsi, per mettere in scena quelle paure e farci i conti, una volta per tutte. Anche se alla fine, poi, nessuno viene mai a patti con i propri demoni. Una cosa è certa: se anche voi (come noi, come Amy) soffrite di ansia e panico, troverete in questo film uno strumento per scavare a fondo nel vostro oblio.

Non vi promettiamo, però, che ne uscirete migliori.

“When I’m having a panic attack, there’s the storm that’s happening inside me, that feels so important and massive and scary. But if you popped out and saw what I looked like, it would just be me letting the sink run and staring out the window. It’s simultaneously funny and disturbing. I love that tension.” – Amy Seimetz

She Dies Tomorrow è claustrofobico, delirante, disturbante. Più lo guardi e più pensi “Cavoli, qui sono tutti matti”. Poi ti fermi e dici “Hey, ma neanche io scherzo”. E la sensazione è la stessa dei protagonisti: l’ansia galoppa e arriva fino in gola, il tempo sta per scadere, quand’è che arriva domani? Non ci sarà domani per Amy. E forse non ci sarà neppure per noi.

She Dies Tomorrow
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